La recente legge 170/2010, all’art.1, la definisce come segue:
- Ai fini della presente legge, si intende per discalculia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri.
- La dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia possono sussistere separatamente o insieme.
La discalculia è, in sostanza, un disturbo specifico del sistema dei numeri e del calcolo e coinvolge, in particolare, l’acquisizione di abilità considerate relativamente semplici per i bambini non discalculici, quali ad esempio la scrittura e la lettura dei numeri e il sistema del calcolo: un bambino discalculico, per fare qualche esempio, ha difficoltà o è impossibilitato a scrivere e leggere correttamente i numeri, specie se complessi e a memorizzazione le tabelline o ad eseguire procedure di calcolo, come ad esempio le quattro operazioni.
Quali sono le cause della discalculia?
Non si sa. Essa si presenta spesso in assenza di lesioni neurologiche e/o di problemi cognitivi più generali. Il soggetto discalculico è dotato di normale o elevata intelligenza, tuttavia il disturbo può manifestarsi, nonostante un’intelligenza adeguata, un’istruzione normale, un ambiente culturale e familiare favorevoli…
E’ possibile che ci sia alla base una struttura cerebrale che, da un punto di vista morfofisiologico, si presenta con caratteristiche di diversità rispetto al gruppo di individui cosiddetto “normale”, ma queste sono solo ipotesi che ci permettiamo di inferire, supportati dagli esiti degli studi di questi ultimi 4-5 anni, nel campo delle neuroscienze, che hanno evidenziato differenze di morfologia e di funzionamento, a carico di alcune vie neurali implicate nella dislessia.
Possiamo dire con maggior certezza che sembra che manchino quegli automatismi che hanno sede nella memoria procedurale implicita.
In altre parole è come se al soggetto discalculico mancasse il “programma” per elaborare i calcoli.
Magari egli è in grado di scrivere o ricopiare i numeri, anche se con difficoltà o errori; forse è anche capace di contare e di collocare i numeri in modo relativamente ordinato, come ad esempio mettendo dividendo e divisore al posto giusto, ma poi non sa fare il calcolo, come se, si diceva, non avesse il “programma” di calcolo.
Quei genitori e quegli insegnanti che insistono con un soggetto discalculico perché, ad esempio, impari le tabelline a memoria, possono farlo con l’obiettivo esclusivo di far esercitare il bambino, ma poi, e questo vale per entrambi, non devono assolutamente valutare le performances del bambino perché sicuramente saranno di pessima qualità!
Un conto sono l’esercizio e il sostegno psicologico (“vedrai che pian piano…”; “dài che puoi farcela…!”; “se hai fiducia le cose andranno meglio…!”), un altro è la valutazione, che mette a disagio insegnanti e allievi e generalmente dà come effetto frustrazione e sentimenti di fallimento da entrambe le parti!
Se vi trovate di fronte ad un problema di questo tipo, con un figlio o figlia con probabile discalculia, non perdetevi d’animo e, soprattutto, non perdete tempo! Venite a trovarci! Attivatevi per una valutazione diagnostica approfondita che permetta, in tempi brevi, di individuare i materiali di supporto scolastico, gli strumenti compensativi e dispensativi, di cui un discalculico possa giovarsi da subito.
Nel nostro Centro il primo colloquio è gratuito: confrontarvi con noi può esservi di aiuto per capire se vostro figlio o figlia ha bisogno di approfondire gli accertamenti. Venite a consultarci, non vi costerà nulla e ne farete tesoro per le decisioni da prendere successivamente!
Chiamateci al numero 380 341 77 48 oppure contattateci all’indirizzo info@centropsicologiaemedicina.it, spiegandoci i vostri dubbi. Vi daremo una risposta in tempi brevi o vi fisseremo un appuntamento: la prima consultazione è gratis.
Quali sono le difficoltà che maggiormente si evidenziano in un discalculico?
Per quanto riguarda ciò che attiene alle quattro operazioni, possiamo elencare le seguenti difficoltà:
- identificare e scrivere i numeri, specie se sono con molte cifre
- scrivere correttamente i numeri sotto dettatura o ricopiandoli
- riconoscere unità, decine, centinaia, migliaia, …e identificare i rapporti fra le cifre all’interno di quel numero
- associare un numero ad una certa quantità
- apprendere il significato dei segni (+/–; x/:)
- apprendere le regole dei calcoli (es: come mettere in colonna, tenere i riporti, ecc.)
- numerare in senso progressivo ascendente e discendente
- eseguire le quattro operazioni matematiche
- imparare a memoria le tabelline
- Per quanto riguarda le difficoltà di un discalculico ad affrontare l’impostazione dei problemi matematici, quelle più evidenti sono:
- organizzare lo spazio di utilizzo delle pagine del quaderno
- analizzare i dati di un problema e impostarne la risoluzione
- cogliere nessi e relazioni matematiche.
Se avete notato che alcuni dei disturbi sopra elencati (almeno 3 o 4) appaiono anche in vostra figlia o figlio, non esitate a contattare un centro specializzato in diagnosi! Perdere tempo è il regalo peggiore che possiamo fare ad una figlia o figlio, in casi del genere! E’ importante, invece, fare un’accurata valutazione e identificare gli ambiti in cui vostra figlia o figlio sono disturbati.
Perdere tempo aumenta il rischio che si incistino abitudini comportamentali e aspettative nei confronti di un soggetto portatore di discalculia, che vanno a peggiorare ulteriormente le condizioni di apprendimento. Inquadrare un problema, di qualunque natura esso sia, è sempre il passo più importante da fare, per prendere la giusta distanza da esso e valutare meglio il da farsi.
Nel nostro Centro il primo colloquio è gratuito: confrontarvi con noi può esservi di aiuto da subito e vi toglierà il dubbio se sia necessario o meno approfondire gli accertamenti. Venite a consultarci, non vi costerà nulla e ne farete tesoro per le decisioni da prendere successivamente!
Chiamateci al numero 380 341 77 48 oppure contattateci all’indirizzo info@centropsicologiaemedicina.it, spiegandoci i vostri dubbi. Vi daremo una risposta in tempi brevi o vi fisseremo un appuntamento: la prima consultazione è gratis.
Ci sono tanti tipi di discalculia?
La discalculia viene generalmente suddivisa in:
- Primaria, rappresentata prevalentemente dal disturbo delle abilità numeriche, aritmetiche e di generale impostazione dei problemi. In questo caso, meno frequente, si presenta da sola, come disturbo isolato
- Secondaria, in quanto generalmente associata ad altri problemi di apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia,)
In ogni caso, è bene approfondire la valutazione di una bambina o di un bambino che presenta dei problemi di apparente discalculia. In genere i genitori sono bravissimi ad accorgersi quando qualcosa nei loro figli non va!
Noi vi invitiamo semplicemente a non perdere tempo!
Nel nostro Centro di psicologia e medicina con sede a Bergamo il primo colloquio è gratuito: confrontarvi con noi può esservi di aiuto da subito e vi toglierà il dubbio se sia necessario o meno approfondire gli accertamenti. Venite a consultarci, non vi costerà nulla e ne farete tesoro per le decisioni da prendere successivamente!
Chiamateci al numero 380 341 77 48 oppure contattateci all’indirizzo info@centropsicologiaemedicina.it, spiegandoci i vostri dubbi. Vi daremo una risposta in tempi brevi o vi fisseremo un appuntamento: la prima consultazione è gratis.